Terapia.
La scelta del paziente da sottoporre a terapia, è effettuata dopo
aver praticato: esame emocromocitrometrico, test di funzionalità
epatica e renale, esame radiografici del torace, ed elettrocardiografici
ed ecocardiografici.
Il farmaco adulticida somministrato per via intramuscolare è la
melarsomina.
Dosaggio: 2,5 mg/kg intramuscolo (lombare) per 2 volte a distanza di 24
ore.
Terapia microfilaricida con ivermectina iniettabile associata a corticosteroidi
dopo 6/8 settimane (dosaggio: 0,1 ml di ivermectina in soluzione per 5/8
kg di peso del cane sc).
Dopo altri 30 giorni circa test ematico effettuato alla presenza del cliente
per dimostrare la guarigione del soggetto in esame.
Segnalo che a volte effettuo una sola iniezione di melarsomina come terapia
adulticida in quanto il mio obiettivo è di determinare la morte
di d.i. al 60/70% ed aver quindi meno possibilità di gravi trombo
embolie potenzialmente mortali per il cane.
In caso dopo circa 4/5 mesi posso effettuare una terapia completa con
2 iniezioni a distanza di 24 ore al fine di eliminare completamente i
prassiti adulti.
La FCP è una malattia ove gli opposti coincidono.
La terapia può essere molto semplice oppure portare a morte un
cane per trombo embolia.
L'esperienza del veterinario stabilirà i dosaggi dei farmaci adulticidi
e microfilaricidi da somministrare in un contesto di una preparazione
per 10 giorni dell'animale:
- acido acetilsalicilico 10 mg/kg die per os
- epatoprotettore
- diuretico
- digitalico
- miocardiotrofico
- farmaci della famiglia ace-inibitori
- corticosteroide
- aminofillina
Un cocktail di questi farmaci associati alla terapia specifica in relazione
allo stato di salute del cane, viene somministrato variabilmente per periodi
di 30/40 giorni etc.
E' difficile esprimere il tutto in poche righe in quanto sia la preparazione
di un soggetto che la terapia, debbano sempre essere personalizzate.
Il proprietario va coinvolto, spiegandogli il ciclo della malattia, della
terapia, e rivisitando il cane almeno una volta alla settimana.
Conclusione
Certamente la malattia è sempre meno diffusa nelle zone ove
io lavoro in quanto i veterinari consigliano un test ematico da effettuarsi
ogni primavera e successivamente si inizia la chemioprofilassi per il
periodo marzo-dicembre compreso, mesi in cui è presente il vettore
zanzara.
Una corretta profilassi permette di avere risultati che vanno oltre il
99% di efficacia.
E' invece sempre piu' diffusa in percentuale la cosidetta filariosi occulta
(parassiti adulti del cuore senza microfilarie circolanti nel sangue periferico).
Obiettivi da raggiungere
Per eradicare la malattia è necessario:
1) conoscenza delle zone infette da d.immitis;
2) chemioprofilassi mediante iniezioni o compresse messe in commercio
dall'industria farmaceutica;
3) possibilità di combattere il vettore mediante disinfestazioni
ambientali (problema
politico dei comuni);
4) sottoporre i cani che arrivano da zona indenne da FCP in una zona ove
la FCP è diffusa a profilassi entro 30/42 giorni ed a tests ematici
dopo circa 6/8 mesi, per rilevare la presenza di un'eventuale infestazione.
In tal caso procedere immediatamente alla terapia.
Questi consigli permettono di dire che la FCP è a tutt'oggi, grazie
alla ricerca e all'industria farmaceutica, una malattia facilmente diagnosticabile
controllabile mediante chemioprofilassi.
Parole chiave
d.immitis - dirofilaria immitis
macrofilaria - parassita adulto intracardiaco
microfilaria - parassita in forma larvale nel sangue periferico
f.c.p. - filariosi cardio polmonare
Biblografia
- Manoscritto di anatomia patologica della fine dell'800 (anonimo)
- Trattato di patologia generale - dott. A. Lustig.
- Précis de diagnostic médical par a. monvoisin, Parigi
Asselim et Houzeau 1919.
- Patologia e terapia speciale degli animali domestici - dott. F.
Hutjra, dott. J. Marek.
Edizione italiana dott. G. Gerosa edito dott. F. Vallardi, Milano 1929
- Larry Patrick Tilley - Tecniche diagnostiche cardiopolmonari, editore
Antonio Delfano 1984
- dott. A. Vezzoni - La filariosi cardiopolmonare, edizioni Scivac,
Cremona 1987
- R.W. Swanton - Cardiologia, editore Centro Scientifico 1984
- Peter Darke, John D. Bonagura, Donaldf Kelly - Veterinary Cardiology
- edito Mosby-Wolfe 1996
- G. Haroutuniam - Echographie du chien et du chat - edito Vigot
1996
Coluzzi M., Trabucchi R. 1968 : Importanza dell'armatura bucco-faringea
in Anopheles e Culex in relazione all'infezione con dirofilaria.
Parassitologia, 10:47-59
Liu K., Das K.M., Tashjian R.J., 1966: Adult dirofilaria immitis in the
arterial system of a dog. j.a.v.m.a.,15: 1501-1507.
Roberts E.P., 1985: A study of dog heartworm (dirofilaria immitis) in
the Baltimora-Washington area. Dissertatio Abstracts International, 45.11:3418
Atkins C.E., 1987: Caval syndrome in the dog.
Seminars in vet. med. and surg. 2(1): 67-71
Atwell R.B., Boreham P.F., 1982: Possible mechanism of the caval syndrome
in dog infected with dirofilaria immits.
Aust. vet. j. 59: 161-162
Ettinger S.J., Suter P.F., 1970 Canine cardiology, Philadelphia, W.B.
Saunders co.
|